Come si calcola il prezzo di un libro

Pubblicato da: Enrico Flacowski

Perlustriamo un’area che molti attraversano spavaldi ma pochi conoscono davvero. Ho lavorato molti anni in libreria. L’ultima esperienza risale all’incirca al 2007, nella Mondadori del centro Vulcano di Sesto San Giovanni. Non avete idea di quante ne ho sentite.

Questo libro è sottile, costa troppo!

Era una traduzione di un autore sudamericano molto importante. L’editore probabilmente ha pagato cari i diritti per pubblicare in Italia. Il traduttore, magari, oltre che farsi pagare bene, era anche bravo. E forse anche l’illustratore che ha curato la grafica della copertina non era il grafico della pizzeria Da Ciccio. A volte i costi di un libro non sono direttamente proporzionali al suo spessore fisico.

Questo libro ha la copertina morbida! Perché costa più di quello che ce l’ha dura?

Magari di quello “morbido” ne hanno stampate 1.500 copie in offset mentre di quello con copertina rigida 15.000 copie in rotativa digitale, quindi sapete bene che nell’industria più si produce e meno costa. A occhio il costo unitario del 1.500 è 3,80 euro (moltiplicato per 5 ottiene il prezzo di copertina di 20 euro, vedremo dopo perché il X5), mentre il 15.000 ha un costo unitario di 1,9 (prezzo di copertina 10 euro).

Evidentemente l’editore da 15.000 copie può permettersi un posizionamento massivo e un ufficio stampa aggressivo con autori e autrici autorevoli, mentre l’editore da 1.500 è più piccolo o semplicemente più di nicchia.

Questo libro ha 280 pagine e costa 28. Quello che ne ha 140 costa 22, è una truffa!

Ragazzi, non saprete mai le storie che stanno dietro a un libro, il lavoro che c’è dietro. Scordatevelo: il prezzo di un libro non si inventa, non viene pescato dal sacchetto della tombola, non si decide bendati o pianificando il modo per spillare soldi alla gente. Si può cercare di calibrarlo preventivamente. Significa che se in base a:

  • target
  • tema
  • concorrenza
  • packaging
  • tiratura

cerchiamo di far costare un libro 22 euro. Dobbiamo far si che i costi siano equilibrati per raggiungere quel prezzo di copertina ideale. Di conseguenza, la previsione e revisione dei costi può influenzare il prodotto stesso. Probabilmente tu che hai cercato come calcolare il prezzo di copertina sei un/una self publisher. In tal caso hai poca scelta: nel self publishing di Amazon hai pochissima scelta di carta, formati, copertine. E oltretutto nel KDP (Kindle Direct Publishing) l'autore self publisher guadagna circa il 50% sul venduto, mentre con un eventuale KEP (Kindle Enterprise Publishing) l'editore guadagna il 15% sul venduto (una cifra non molto lontana da quella del mercato editoriale classico).

Calcolo del prezzo di copertina in editoria tradizionale

Ragioniamo come un editore indipendente medio-piccolo, è meglio, è più umano e so parlartene perché lo faccio da anni. Ipotizziamo di avere un buon libro tra le mani, un buon manuale di copywriting per esempio. Sappiamo che nelle librerie possiamo distribuire 600 copie. Sappiamo che online, sul nostro e-commerce, possiamo vendere 200 copie e che per consentire rifornimenti per un anno ne dobbiamo averne in magazzino 400. Ora conosciamo la tiratura: 1200 copie. Bene, sappiamo che in base a target e titoli simili della concorrenza il libro non può costare più di 12 euro.

Il prezzo di un libro, come vi dicevo, si calcola moltiplicando per 5 il costo unitario, quindi il nostro libro deve costarci (arrotondando) non più di 2,50 euro. Sappiamo che è un testo semplice da editare e da impaginare, testo liscio e ben scritto e riusciamo a preventivare che ci costerà 400 euro di editing (correzione) e 400 di impaginazione. Ipotizziamo di aver contattato un buon illustratore per la copertina, che c'è costato 1.000 euro.

Sappiamo che per raggiungere un buon dorso, uno spessore di un centimetro e mezzo circa, il libro deve sviluppare 180 pagine e ci aiuteremo con una carta usomano spessorata, quella ruvida per intenderci. Considerando la copertina su cartoncino 250 gr/mq plastificato con alette e legatura cucita a filo refe, possiamo dire con certezza che la stampa di 1200 copie ci costerà 2.000 euro. Andrebbero sommati anche i diritti d'autore, che al momento inseriamo come un costo di 1.500 euro.

400 + 400 + 2.200 + 1.000 + 1.500 = 5.500 euro è il totale dei costi

Il totale dei costi diviso 1.200 copie = 4,58 euro a copia

Moltiplicato per 5 > 4,58 x 5 = 22,90 euro

Considerando che il mercato è caino, che dobbiamo sostenere molte altre spese logistiche e che spesso si deve ricorrere a sconti per spingere le vendite (anche se secondo la inutilissima legge Levi sarebbe illegale), decidiamo di prezzare il libro 24,50 euro. Abbiamo la certezza di starci dentro perché il nostro potenziale lettore è disposto a spendere quella cifra.

Cosa succede? Perché si moltiplica il costo unitario per 5? Partiamo con l’obiettivo/certezza che riusciremo a vendere solo il 50% della tiratura (600 copie) e consideriamo che tra distribuzione e costi vari se ne va il 60%.

Vendite (lordo) > 24,50 X 600 = 14.700 euro

Vendite (netto) > 14.700 - 60% = 5.800 euro

Quindi sappiamo che vendendo metà della tiratura abbiamo recuperato – a bilancio – i costi. 

A domani!

E.

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