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Copertina libro Il principe digitale di Machiavelli non perdona - Andrea Alfieri
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Il Principe digitale di Machiavelli non perdona

Conquistare il popolo della rete e proteggere un dominio non è un gioco da ragazzi.

Autore: Andrea Alfieri
Pagine: 272
Copertina: Flessibile
Formato: 15x21
Marchio editoriale: Flacowski

25,00 €
Tasse incluse
Uscita Settembre 2017
Stato Disponibile
Crowdblishing 217 persone hanno partecipato a questo progetto editoriale

Deluso, preoccupato, indignato, disoccupato e disorientato. Questo era il Machiavelli che guardava un’Italia vittima di perpetue guerre d’interessi. Tempi durissimi. Niccolò ebbe l’accortezza, fin da giovane, di carpire e spremere le mosse giuste e sbagliate dei sovrani per estrarne un vino robusto, un protocollo infallibile. Stare sulle spalle dei giganti per vedere più lontano, questa fu la sua saggia scelta.

Nel turbinio di signorotti che concorrevano per ottenere un titolo, un principato e certezze, solo uno avrebbe potuto avere la fortuna di tenere sottobraccio il libro machiavellico. La preziosità di quella summa permise a Machiavelli protezione e vita agiata, poiché il “Principe” più ricco e potente divenne suo “cliente esclusivo”.

Anche se nel libro di Andrea non se parla quasi mai in questi termini, ma pensa alla prima cosa che devi fare per aprire un sito: devi acquistare un dominio e devi proteggerlo. Può capitare di ereditarlo in fiamme, può capitare di perderlo per mancanza di cura o perché il principato limitrofo è più forte, e la sorte dipende – a quanto ci insegna Niccolò – dal karma del Principe, quindi dal risultato positivo o negativo delle sue scelte e dal conseguente accrescimento della sua reputazione.

Non si parla d’altro da anni in ambito di digital marketing: reputazione e autorevolezza sono il carburante per la continuità del principato. Qualità che un Principe deve avere in primis con i propri cittadini, con il proprio esercito, finanche con i nemici. Non è la prima volta che Machiavelli viene letto in chiave “marketing” ma non è mai stato attualizzato, come in questo libro, all’interno dell’ecosistema Social.

Twitter e Facebook sono pieni di Principi, tu sei uno di quelli, ne sono sicuro. Non importa quanto grande sia il tuo principato ma, se stai leggendo questa sinossi, è perché sei anche tu coinvolto in questo gioco di alleanze e guerre, visibilità e trasparenza. Andrea chiama in causa una quantità esagerata di professionisti, di esemplari che hanno vinto o perso il loro dominio in modo epocale. Ed ecco che “Il principe digitale di Machiavelli non perdona” diventa un nuovo protocollo su cui applicare decine di segnapagina e appunti.

Come scrive in prefazione Riccardo Bianchi (Counselor presso FpS Media), Machiavelli «in Gran Bretagna viene studiato nelle scuole di business, perché il suo pragmatismo e la sua capacità di studiare strategie sono utili per evitare di muoversi sull’onda dell’emotività». Poco dopo, Riccardo descrive il libro dicendo che «non ha niente a che vedere con i soliti manuali per neofiti, i motivazionali entusiasti su come avere successo sui social o con i libri per pubbliche relazioni, quelli riempiti di interventi di colleghi più in vista».

Perché Andrea Alfieri, oltre che veterano del digital, è un altruista, è uno che se va a mangiare la pizza e coglie i potenziali della pizzeria, improvvisa una lezione di Comunicazione, imponendo uno shampoo cerebrale al proprietario dell’attività. È semplicemente appassionato, buono e molto saggio.

Chi è Andrea Alfieri?

Andrea Alfieri - Autore Flacowski

Dal 2008 si occupa di Digital e Social Media Marketing. Laureato alla University of London, imprenditore, consulente e formatore.

Andrea crede nelle potenzialità dei Social Media e strumenti di condivisione, ma soprattutto crede nel “Fare business partendo dalle Persone” ed è quello che lo spinge ad inventarsi la SQcuola di Blog nel 2011 e di recente Guilds42, un piattaforma di apprendimento digitale pensata secondo il modello delle botteghe rinascimentali con lo scopo di creare sinergie tra giovani generazioni e aziende che hanno bisogno di creare una nuova generazione di forza lavoro.